Chef under 35

I giovani talenti della cucina italiana: 10 chef under 40 da seguire

La cucina italiana è famosa in tutto il mondo per la sua varietà, qualità e creatività. Ma chi sono i giovani chef che stanno portando avanti questa tradizione con innovazione e passione? In questo articolo vi presentiamo dieci chef under 40 che si stanno facendo notare nel panorama gastronomico nazionale e internazionale, e che possono essere fonte di ispirazione per gli studenti del corso di cucina professionale del Congusto Institute. Scopriamo le loro storie, le loro filosofie e le loro specialità

  • Charles Pearce, Nordelaia, Cremolino (Al) - chef

Charles Pearce è un giovane chef inglese che ha scelto l'Italia come sua seconda casa. Classe 1992, Charles ha iniziato la sua carriera in Inghilterra, dove ha appreso il valore della stagionalità e della qualità degli ingredienti. Si è poi trasferito a San Francisco, a Milano, dove ha scoperto la grande tradizione italiana, e infine in Piemonte, dove ha incontrato lo chef Andrea Ribaldone, che lo ha scelto come executive chef di Nordelaia, un progetto gastronomico basato sull'economia circolare tra tre diverse proposte: Lorto, il Bistro e il Lounge Bar. Charles si distingue per la sua cucina (quasi) tutta vegetale, in cui valorizza i prodotti locali con creatività e tecnica, creando piatti equilibrati, colorati e sorprendenti.

  • Giacomo Lovato, Borgia Milano, Milano - chef

Giacomo Lovato, classe 1990, è lo chef alla regia del ristorante Borgia Milano, un indirizzo elegante e raffinato nel cuore della città meneghina. Giacomo ha un curriculum di tutto rispetto: dopo il diploma presso l’ Istituto Alberghiero e un perfezionamento presso una scuola di cucina professionale ha avuto l’opportunità di collaborare con due nomi di spicco della ristorazione italiana: Carlo Cracco e Claudio Sadler. Tuttavia, è stato al ristorante Snowflake, presso l’Hotel Principe delle Nevi di Cervinia, che Giacomo ha veramente brillato. Inizialmente come Sous Chef, è poi diventato Executive Chef nel 2016. La sua cucina è caratterizzata da creatività, attenzione agli ingredienti e un tocco di innovazione.

  • Davide Frigerio, Osteria Abbiccì, Seregno (MB) - chef

Davide Frigerio, classe 1992, è lo chef dell’ Osteria Abbiccì di Seregno, un locale gestito da un team di under 30. In sala c’è Gabriele Elli, figlio dello chef stellato Mauro Elli. Davide da sempre ha avuto una grande passione per la cucina, a partire dalla scelta di frequentare l’istituto alberghiero “Gianni Brera” di Como. Ha trascorso molto tempo in cucine di alto livello e considera Mauro Elli suo mentore. Cosa caratterizza la sua cucina? Una grande semplicità mai banale, e un lavoro si valorizzazione degli ingredienti di stagione e di qualità. La sua è una cucina che parte come omaggio alla tradizione italiana, ma che si concede un pizzico di originalità e tanta cura dei particolari.

  • Fabrizio Mellino, Quattro Passi, Nerano (Na) - chef

Fabrizio Mellino, classe 1991, è lo chef del ristorante Quattro Passi, tre stelle Michelin, situato in una splendida villa a Nerano, in Costiera Amalfitana. Fabrizio è letteralmente cresciuto in cucina, quella di suo padre Antonio, fondatore del locale nel 1983. Dopo aver studiato all'istituto Paul Bocuse di Lione, ha collezionato esperienze in alcuni dei migliori ristoranti al mondo, tra cui Les Terrases d’Uriage e il Louis XV di Alain Ducasse. Ha anche lavorato con lo chef Quique Dacosta a Denia, in Spagna. La sua passione è la lavorazione del pesce, che esegue con particolare attenzione, rispettando la stagionalità e la sostenibilità. La sua cucina è un omaggio alla sua terra, alla sua storia e alla sua cultura, in cui esalta i prodotti locali con creatività e tecnica, creando piatti che sono un equilibrio tra tradizione e innovazione.

  • Davide Marzullo, Trattoria Contemporanea, Lomazzo (Co) - chef

Davide Mazullo, classe 1996, è lo chef della Trattoria Contemporanea, una stella Michelin, situata in una ex fabbrica di cotone a Lomazzo, in provincia di Como. Davide ha iniziato la sua carriera a 14 anni, quando ha frequentato l'istituto alberghiero di Gallarate e ha lavorato in diversi ristoranti della zona. A 18 anni si è trasferito a Londra, dove ha lavorato in ristoranti prestigiosi come Hibiscus e The Connaught con chef Hélène DarrozE una certa celebrità gli è derivata dall'aver trionfato alla prima edizione dell'Antonino Chef Academy in televisione, che gli ha aperto le porte del Villa Crespi, per un anno e mezzo. A questo punto, insieme ai suoi compagni di scuola che nel frattempo hanno viaggiato e fatto esperienze come le sue, prende in mano la cucina di Trattoria Contemporanea. La sua cucina è una fusione tra la tradizione italiana e le influenze internazionali, in cui propone piatti che sono un equilibrio tra gusto e estetica. La sua filosofia di cucina si basa sul gioco, sull'arguzia e sull'intrattenimento, in cui coinvolge il commensale in una esperienza unica e divertente.

  • Davide Guidara, Tenerumi, Vulcano (Me) - chef

Davide Guidara, classe 1994, è lo chef del ristorante Tenerumi, una stella Michelin, situato in una splendida villa nel Therasia Resort Sea & Spa, sull’isola di Vulcano. La sua cucina è un omaggio alla sua terra, alla sua storia e alla sua cultura, in cui esalta i prodotti locali con creatività e tecnica, creando piatti che sono un equilibrio tra tradizione e innovazione. Nel 2022 ha conquistato la sua prima stella Michelin e la stella verde, che premia la sostenibilità. Nel 2023 ha ricevuto il premio di giovane chef dell’anno dalla guida Michelin. 

  • Caterina Ceraudo, Dattilo, Strongoli (Kr) - chef

Caterina Ceraudo, classe 1987, è la chef di Dattilo, una stella Michelin, situato all'interno dell'azienda agricola Ceraudo, di proprietà della famiglia dal 1973. Caterina ha scoperto la sua passione per la cucina nel 2006, quando ha iniziato ad occuparsi della carta dei vini e del servizio in sala nel ristorante di famiglia. Nel 2011 si è laureata in enologia presso l'Università degli studi di Pisa e si è formata presso una scuola di cucina professionale. La sua cucina è di pochi elementi, che esaltano i sapori semplici, equilibrati e leggeri, con una forte attenzione alla qualità e alla provenienza dei prodotti, molti dei quali provenienti dalla propria azienda biologica. Nel 2017 Caterina ha ricevuto il premio come miglior chef donna per la guida Michelin Italia e nel 2019 ha ottenuto il riconoscimento della stella verde, per il suo impegno verso la sostenibilità e il rispetto della natura.

  • Davide Caranchini, Materia, Cernobbio (Co) - chef

Davide Caranchini, classe 1990, è lo chef di Materia, una stella Michelin, situato in una ex filanda a Cernobbio, sul Lago di Como. Davide ha seguito il suo sogno di diventare cuoco fin da bambino, frequentando l'istituto alberghiero a Como e partendo poi per importanti esperienze internazionali, tra cui Le Gavroche e l'Apsleys a Londra e il Noma a Copenaghen. È proprio in quest'ultimo che ha scoperto e approfondito il mondo vegetale in tutte le sue sfaccettature, ricercando le potenzialità di ciò che la natura offre. La sua cucina è un connubio tra tradizione e innovazione, in cui valorizza i prodotti del territorio lariano, soprattutto il pesce di lago, con tecniche moderne e contaminazioni culturali. La sua cucina è anche un gioco, una sfida, una sorpresa, che coinvolge tutti i sensi del commensale.

  • Ciro Scamardella, Pipero, Roma - chef

Ciro Scamardella, classe 1990, è lo chef di Pipero, una stella Michelin, situato in un elegante palazzo nel centro di Roma. Ciro ha iniziato il suo percorso professionale a 14 anni, quando ha frequentato l'istituto alberghiero a Napoli e ha lavorato in diversi ristoranti della Campania. Ha poi arricchito il suo curriculum con esperienze in Spagna, presso il ristorante di Martin Berasategui, e a Roma, presso il ristorante Metamorfosi di Roy Caceres. La sua cucina è un'esplosione di sapori ed emozioni, in cui ogni piatto presenta un ricordo delle ricette classiche rivisitate in chiave più contemporanea e realizzate con tecniche sofisticate. La sua cucina è un omaggio alla sua terra di origine, la zona dei Campi Flegrei, da cui trae ispirazione e ingredienti, come il pesce, i frutti di mare, le verdure e le erbe aromatiche. La sua cucina è un dialogo con il cliente, al quale offre una esperienza unica e memorabile.

Questi sono solo alcuni dei giovani talenti della cucina italiana che meritano di essere seguiti e apprezzati. Sono chef che hanno saputo coniugare tradizione e innovazione, passione e professionalità, gusto e bellezza. Sono chef che possono essere di esempio e di stimolo per gli studenti del corso di cucina professionale per cuoco del Congusto Institute, che vogliono intraprendere una carriera nel mondo del food. Sono chef che rappresentano il futuro della gastronomia italiana!

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